15 classi, 4 regioni pilota. Ecco come funzionerà la sperimentazione. Se andrà bene, a regime nel 2026.
L’intelligenza artificiale sbarca a scuola:
Come funziona l’assistente virtuale
La sperimentazione, che durerà due anni, prevede l’utilizzo di un software installabile su Google Workspace, inizialmente focalizzato sulle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e sulle lingue straniere.
Per la scelta definitiva delle classi è questione di giorni. I direttori degli Uffici Scolastici delle regioni coinvolte le stanno scegliendo, poi bisognerà avere l’ok di dirigenti scolastici e professori, oltre che degli alunni per ragioni di privacy.
L’intelligenza artificiale, sotto forma di assistente virtuale, sarà in grado di individuare le difficoltà di apprendimento dei singoli studenti e di segnalarle sia al docente che all’alunno stesso. A quel punto, il docente, adeguatamente formato, potrà intervenire in modo mirato per aiutare lo studente a superare le difficoltà.