Educare, oggi sempre più, significa accompagnare bambini e ragazzi alla scoperta del mondo, stimolando il desiderio di capire, a partire dalle domande esistenziali connaturate anche nei più piccoli, e mettendo in pratica innovative modalità di approccio al sapere.
Seguendo le piste delle Indicazioni Nazionali e Linee Guida per le discipline STEM, la Scuola don Orione usa il metodo induttivo Inquiry Based Learning, attivando, sia alla primaria sia alla secondaria, percorsi Steam che mettono in dialogo le discipline scientifiche con quelle espressive per imparare a narrare e descrivere il mondo circostante attraverso esperienze concrete.
Sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale è essenziale per permettere agli alunni di esercitare in futuro una cittadinanza attiva nel mondo.
La scuola Don Orione propone un potenziamento curricolare alla primaria di 5 ore settimanali in lingua inglese: 3 ore con insegnante specialista e 2 ore di progetto CLIL con la compresenza di un insegnante madrelingua in discipline non linguistiche.
Anche alla scuola secondaria si svolge un potenziamento linguistico con docente madrelingua inglese.
Apprendimento significativo con metodi laboratoriali, collaborativi e induttivi. Le lezioni sono progettate secondo le fasi del metodo Inquiry Based Learning:
Il Curricolo verticale è lo strumento essenziale per accompagnare il percorso formativo degli alunni alla primaria alla secondaria di 1° grado con una progettazione disciplinare per competenze interdisciplinare.
Progettare un Curricolo Verticale significa valorizzare al massimo il lavoro collaborativo dei docenti e al tempo stesso degli studenti, immaginando per loro un percorso che tenga conto del bagaglio di competenze che gradualmente vanno ad acquisire, tra elementi di continuità e necessarie discontinuità, nel segno della spirale di Bruner.
L’importanza dell’accoglienza. Il passaggio dalle scuole dell’infanzia del territorio prevede:
Tutti gli allievi hanno diritto ad una formazione ed educazione personalizzata.
La visione cristiana e la prospettiva di una didattica per competenze ha come fine ultimo l’inclusione per una scuola di tutti e di ciascuno.
«Nella scuola è necessario che sia tutto verità ciò che si insegna; quella verità che nutre, che non inaridisce il cuore perché non è mai disgiunta dalla virtù e dalla carità. Ogni vostro insegnamento, dunque, elevi le menti dei vostri alunni a Dio».
Per don Orione ciò che conta nella formazione religiosa è che l’educatore sia lui, prima di tutto, un convinto credente. Per questo afferma con forza: «Esempio! Esempio! Esempio! I giovani non ragionano tanto: seguono e fanno ciò che vedono fare».
La coerenza e l’autenticità sono, per don Orione, gli obiettivi fondamentali dell’azione educativa e del suo sistema pedagogico in particolare. Scrive: «Noi dobbiamo avere e formarci un sistema tutto nostro di educare […], un sistema che reagisca contro l’educazione cristiana data all’acqua di rose, di apparenza più che di sostanza, di formule più che di vita. Noi vogliamo e dobbiamo educare profondamente l’animo e cattolicamente la vita, senza equivoci: educare ad una vita cattolica non in superficie, cioè di nome e non di fatto, ma a una vita cattolica pratica, che abbia base nei sacramenti, vita di unione con Dio, di preghiera e di pietà vera, vissuta e ignìta di virtù».