Le buone emozioni aiutano l’apprendimento

E’ utile pensare alle emozioni come se fossero l’autista alla guida della macchina che è il cervello(!)
Memoria , comprensione e attenzione coinvolte nel processo di apprendimento è bene siano sostenute da emozioni positive che generino nello studente un senso di auto-efficacia: per questo è fondamentale il contributo di insegnanti e genitori.
Se, nel tempo della scuola, i bambini sentono di essere accompagnati e incoraggiati, con fiducia nelle risorse personali in azione quando si acquisiscono nuove conoscenze -sì sempre con tempi e modi diversi per ognuno- allora facilmente uno stato di benessere farà da alleato.
Al contrario ansia, pre-occupazione e tensione legata alla paura di sbagliare disturberanno il rendimento di chiunque, assorbendo, tra l’altro, una buona parte dell’energie a disposizione e creando un vissuto di inadeguatezza o di evitamento.
Perché nella mente dello studente non si inceppi il flusso dell’imparare (..dal latino ”procurarsi”)  le emozioni alla base del sistema educativo non devono essere quelle legate all’allerta ma al coinvolgimento, in una relazione che libera le funzioni cognitive e le supporta nei momenti di stanchezza e noia.
E quando arriva l’errore o la difficoltà, possiamo abbracciare con uno sguardo, con  l’intonazione della voce o con un gesto fatto anche da lontano per fissare con più forza nella memoria la fiducia e la reciprocità piuttosto che il giudizio.

Monica Buffoli

Consigli di lettura per approfondire
Daniela Lucangeli  Se sbagli non fa niente
Il segreto delle carezze emotive che aiutano i nostri figli ad apprendere.
De Agostini, 2023

Link all’articolo su Avvenire: Le carezze emotive che aiutano i figli a crescere

Sitografia: https://www.mind4children.com/2021/04/28/sai-cos-e-la-warm-cognition/