Sport della mente a scuola: perché dama e scacchi potenziano l’apprendimento
Dama e scacchi a scuola: come i giochi strategici stanno rivoluzionando l’apprendimento (e riducendo la dispersione)

A Cesena un’interessante iniziativa che coinvolge gli studenti. Si tratta di un torneo d’istituto di dama italiana, organizzato nell’ambito del Progetto Fid “Dama a Scuola”. Alla competizione hanno partecipato 18 studenti, selezionati tra cinque classi, con l’obiettivo di qualificarsi per il torneo regionale. Come segnala Cesena Today, il progetto, inizialmente rivolto a una sola classe, si è ampliato in vista dei Giochi giovanili scolastici, puntando a contrastare disagio, fragilità e rischio di abbandono scolastico attraverso la pratica del gioco strategico.
♦ Regole, emozioni e fair play in campo
A coordinare l’evento sono intervenuti Elisabetta Ciracò, psicologa scolastica e istruttrice Fid, e il professore di educazione motoria, Giacomo Arena, che hanno illustrato le modalità di gioco secondo il regolamento della Federazione Italiana Dama. I partecipanti hanno dimostrato concentrazione, rispetto delle regole e lealtà, affrontando le sfide con correttezza e determinazione. “Tutti hanno mostrato entusiasmo e responsabilità”, ha osservato Ciracò, evidenziando come la competizione abbia selezionato cinque alunni che accederanno alla fase successiva.
♦ Lo sport della mente come strumento educativo
L’iniziativa ha ribadito l’importanza degli sport della mente, come dama e scacchi, nel promuovere valori fondamentali: empatia, rispetto e cooperazione. Secondo gli organizzatori, approcciare il gioco come divertimento anziché come mera competizione aiuta a ridurre la pressione e favorisce un benessere psicofisico. “Mantenere viva la passione senza focalizzarsi solo sul risultato incoraggia una mentalità positiva e rafforza le relazioni tra pari”, hanno concluso i promotori, confermando l’efficacia del progetto nel migliorare le dinamiche scolastiche.
♦ Sport della mente a scuola: perché dama e scacchi potenziano l’apprendimento
L’introduzione di giochi strategici come dama e scacchi nelle scuole non è solo un’attività ricreativa, ma un vero e proprio strumento didattico con solide basi scientifiche. Diversi studi, tra cui quelli citati nelle indagini PISA 2022, evidenziano come queste discipline migliorino le capacità logico-matematiche degli studenti. Il ragionamento per mosse, la previsione delle conseguenze e la gestione delle variabili sul tavoliere stimolano lo stesso tipo di pensiero richiesto nella risoluzione di problemi aritmetici e geometrici. Non a caso, alcune scuole che hanno adottato progetti simili registrano migliori performance nelle prove INVALSI, specie in matematica.
Oltre agli aspetti cognitivi, la psicologia scolastica sottolinea l’impatto positivo su autocontrollo e gestione delle emozioni. Ricerche condotte dall’Università di Torino dimostrano che gli alunni che praticano dama sviluppano una maggiore consapevolezza delle proprie azioni e una migliore tolleranza alla frustrazione. Imparare ad accettare una sconfitta o a pianificare una strategia vincente aiuta a ridurre l’impulsività, un beneficio particolarmente utile per studenti con Bisogni Educativi Speciali o difficoltà di attenzione.
Infine, questi giochi promuovono inclusione e cooperazione. A differenza di molti sport tradizionali, dama e scacchi non richiedono abilità fisiche particolari, permettendo a tutti di partecipare allo stesso livello. Per questo, sempre più istituti integrano queste attività nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa (PTOF), spesso in collaborazione con psicologi scolastici e federazioni sportive. Un investimento che, come dimostra l’esperienza di “Via Anna Frank”, paga in termini di benessere psicofisico e successo formativo.